PASOLINI DOCUMENTARISTA: QUANDO IL PROGETTO DI UN FILM È GIÀ IL FILM di

13 Novembre 2021, h 17:30 - Cinemazero - Sala Pasolini

Sopralluoghi in Palestina
per Il Vangelo secondo Matteo
Di Pier Paolo Pasolini. Or. Italia/Palestina, 1964. Dur. 53’
Su richiesta di Alfredo Bini, produttore de Il Vangelo secondo Matteo, nel giugno 1963 Pasolini andò in Palestina, insieme a don Andrea Carraro della Pro Civitate Christiana di Assisi, per visitare e riprendere i luoghi della narrazione evangelica. Il viaggio in Giordania, Galilea e Siria durò due settimane, toccando in particolare Nazareth e Betlemme, Gerusalemme e Damasco, senza che peraltro Pasolini riuscisse a decidere, superando le perplessità iniziali, se girare o meno il film in quelle località. Alla fine del viaggio Pasolini non fu per niente convinto dell’opportunità di realizzare il film in quei luoghi, avendoli trovati ormai troppo moderni e privi di spiritualità. Tornato a Roma diede una forma di “appunti” autoriflessivi al girato, aggiungendo una voce off improvvisata “in tempo reale” in sala di doppiaggio, come nei film coevi di Jean Rouch.

Appunti per un film sull’India
Di Pier Paolo Pasolini. Or. Italia/India, 1968. Dur. 33’
Alla Mostra del cinema di Venezia del 1968, insieme a Teorema, Pasolini presentò anche il mediometraggio Appunti per un film sull’India, girato nell’inverno ’67–’68. Naldini spiega nella sua biografia pasoliniana che tali “appunti” si riferivano sostanzialmente a un film da farsi “sulla storia di un maragià il quale, secondo una leggenda mitica indiana, offre il proprio corpo alle tigri per sfamarle (questo, idealmente, prima della liberazione dell’India); e, dopo la liberazione dell’India, sempre idealmente, la famiglia di questo maragià scompare perché i suoi membri muoiono di fame ad uno ad uno durante una carestia”. Pasolini effettuò le riprese cinematografiche per le strade, principalmente nella città di Bombay e nelle sue estreme, poverissime periferie, con la cinepresa in spalla, riprendendo persone di ogni estrazione sociale e presentando loro la propria idea di realizzazione della storia del maharaja, con l’intento di verificare la propria concezione poetica del film e di ricercare i personaggi adatti all’interpretazione.

Interviene in video
Federico Rossin

In collaborazione con
Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia

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