KUSAMA INFINITY di Heater Lenz

11 Aprile 2019, h 10:30 - Sala Grande

Alla fine degli anni sessanta Yayoi Kusama, determinata e ossessionata dal fare arte, giunge a New York dal Giappone. Il contesto culturale qui è vivido, energico e interessante. La città americana è davvero la capitale del sistema. Tutti gli artisti sono lì. Leo Castelli aveva da poco realizzato le prime mostre agli emergenti Andy Wharol, Robert Rauschenberg o Roy Lichtenstein; Peggy Guggenheim già aveva scoperto e portato alle stelle gli espressionisti americani del secondo dopoguerra, come Jackson Pollock o Willem De Kooning. Mary Boone e gli altri galleristi stavano già guadagnando come mai prima d’allora. Piccola, anziana e con una parrucca rossa, Kusama racconta la sua vita, personale e lavorativa, fin dall’infanzia. Kusama – Infinity è il primo film a raccontare l’eccezionale storia dell’artista più autentica del nostro tempo, dal momento che Kusama ha lottato per mantenere l’integrità della sua arte, dei suoi principi e della sua eredità. Ha vissuto una forte oppressione iniziale a causa del sessismo e il razzismo che caratterizzavano il mondo dell’arte, ha avuto una malattia mentale in una cultura in cui era percepita come una vergogna, ma è riuscita a emergere ed è ora una tra le cinque artiste donne più influenti al mondo nell’ambito dell’arte contemporanea.

Proiezione aperta anche alle scuole, previa prenotazione. Per informazioni scrivere a didattica@cinemazero.it

Con il sostegno di: Comune di Pordenone – Assessorato di Parità, COOP Alleanza 3.0, Protocollo dei 50 Comuni

In collaborazione con: Carta di Pordenone, Voce Donna Onlus, In Prima Persona Pordenone

 

In occasione

Presentazione del concorso Né schiave, né oggetti. Solo donne, indetto da Cinemazero e Comune di Pordenone, sostenuto da Coop Alleanza 3.0, nonché impegno concreto del Protocollo dei 50 comuni. E’ finalizzato a stimolare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado a una riflessione sulla discriminazione di genere, sulle violenze fisiche e psicologiche subite dalle donne nella società contemporanea, attraverso la produzione di materiali grafici e la stesura di un soggetto per uno spot di sensibilizzazione.

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