Edizione 2018
11_15 aprile 2018
CINEMAZERO PORDENONE
Le Voci dell’Inchiesta anche quest’anno porta a Pordenone in anteprima il meglio del “Cinema del reale” da tutto il mondo. Una serie di titoli che Cinemazero ha selezionato partendo dai principali festival internazionali, visionando centinaia di film, per arrivare a costruire un programma che cerca di raccontare con massima capacità di osservazione una parte del mondo di oggi.
This is real è il claim di questa edizione: in un’epoca di sovrabbondanza di contenuti audiovisivi, in cui spesso è difficile districarsi tra prodotti di scarso contenuto o qualità e opere di livello, c’è bisogno di documentari internazionali di eccezionale valore, per approfondire l’attualità.
Nel programma che state per sfogliare ampia attenzione – nell’anno del #metoo e dello scandalo Weinstein – è riservata alle donne, protagoniste di indimenticabili opere-ritratto ma anche autrici, testimoniando come il documentario sia un terreno molto più equilibrato in termini di parità di genere, soprattutto rispetto allo Star System. In palinsesto troveranno spazio riflessioni sulle “nuove destre” (ahinoi, i rigurgiti neofascisti e neonazisti che appaiono in tutta Europa) e sulle “vecchie sinistre” (focus sulla memoria del ‘68: non tanto con “l’abusata” vis retrospettiva nazionale, ma con attenzione ai “non visti” e poco raccontati ‘68 del resto del mondo). Non si poteva, nell’era del ritorno delle prove di forza politiche basate sull’armamento nucleare, non riflettere sulla persistente minaccia atomica, che da sempre nasconde tutta la sua fragilità: i film in programma ci racconteranno ancora una volta come l’uomo sia sempre incapace di un controllo completo di questa affascinante e al contempo terrificante forma di energia. Altrettanto, ancora oggi, le migrazioni massicce verso l’Europa e le loro cause (su tutte, la guerra in Siria) devono essere affrontate: ce lo chiedono gli stessi film, che nonostante i temi che purtroppo per gli spettatori occidentali possono sembrare abusati (“Oh no, un altro film sui migranti!”), offrono chiavi di lettura inedite e a volte proficuamente spaesanti. Diversi dei film scelti spostano il confine del genere documentario “un po’ più in là”, aprendo a contaminazioni con arte e teatro, costruendo percorsi articolati sulla memoria, arrivando perfino ad agire e a modificare la realtà, ora creando scenografie, ora cambiando comportamenti sociali o relazioni familiari.
Peculiarità poi di questa edizione è la selezione provocatoriamente chiamata Best Lost, film che dopo aver conquistato pubblico e giurie in tutto il mondo non sono riusciti a superare i confini nazionali o lo hanno fatto per singole proiezioni: un modo per testimoniare e supplire alle lacune distributive del nostro Paese, ribellandosi all’usuale prassi festivaliera che vede un film morire (anche se magnifico) se già mostrato. Il festival ha sempre avuto anche una vocazione retrospettiva: ecco un prezioso omaggio a un maestro come Luigi Nono, di cui è poco noto l’impegno come autore di colonne sonore per documentari. Non mancheranno, come negli ultimi anni, le sperimentazioni della realtà virtuale e gli approfondimenti con giornalisti di consolidata esperienza. Novità: un piccolo festival nel festival, con ben sei concerti, che spaziano dal jazz alla musica etnica, tutti con ensamble di assoluto valore artistico, e una giuria di veri esperti di cinema del reale, per premiare – oltre all’usuale e ambitissimo riconoscimento del pubblico – il miglior film. Infine, alcuni dei film più convincenti, solidi, intensi, di questa edizione sono opere prime, di giovani e determinati filmmakers: è un segno importante, che ci dice che il cinema del reale è più vivo che mai, pieno di futuro. Il festival Le Voci dell’Inchiesta – This is real, dopo undici edizioni, non smette di testimoniarlo.